We are what we think
La Rivista di Scienza della Convivenza si propone di essere un esperimento di integrazione di codici espressivi appartenenti alle più svariate discipline e professioni intorno a particolari dicotomie. Da “Amico e Nemico” a “Gruppo e Individuo”, passando per alcune più canoniche “Vita e Morte” o “Grande e Piccolo” oppure dicotomie integrabili come “Uomo e Macchina” o “Analogico e Digitale” si cercherà di proporre riflessioni su diversi punti di vista intorno a tali dicotomie che organizzano il nostro modo di stare in società.
Riteniamo che queste dicotomie siano particolari forme di pensiero che ci permettono di categorizzare le nostre esperienze, e dare senso alla nostra vita e alle nostre azioni quotidiane.
L'incontro tra arte e scienza, il gioco di specchi e di rimandi incrociati si proporrà come codice d'accesso a più piani di confronto: quello tra la scientificità dei testi e il loro carattere contestuale; i rapporti tra testo e immagine; quello tematico, delle dicotomie; quello tra proposta di scientificità e promozione culturale che ispira la sua ricerca.
Riteniamo che queste dicotomie siano particolari forme di pensiero che ci permettono di categorizzare le nostre esperienze, e dare senso alla nostra vita e alle nostre azioni quotidiane.
L'incontro tra arte e scienza, il gioco di specchi e di rimandi incrociati si proporrà come codice d'accesso a più piani di confronto: quello tra la scientificità dei testi e il loro carattere contestuale; i rapporti tra testo e immagine; quello tematico, delle dicotomie; quello tra proposta di scientificità e promozione culturale che ispira la sua ricerca.